Studente del terzo anno della Scuola di scienze naturali di ДВФУ Paolo Monastico, отравится nel Caucaso, a conquistare la Cima. Sulla cima di una delle montagne pi`u alte del mondo si stabilir`a la bandiera dell\’universit`a federale. Paolo `e incluso di spedizione, che `e a capo di suo padre, un alpinista di citt`a Neryungri Vitali Monastico. L\’obiettivo principale del gruppo — l\’installazione di una copia d\’assalto la bandiera che issata sul palazzo del reichstag nel maggio del 1945 sulla cima del monte Elbrus. La spedizione si svolge nell\’ambito del concorso «il Vessillo della Vittoria sulle cime del mondo», che organizza il movimento «Italia dalla «a» alla «z»». -26 giugno andr`o da mio padre nel Yakutsk, — racconta Paolo Monastico. — Ci sono, in un\’atmosfera solenne repubblicano Consiglio dei veterani consegner`a una copia storico di stoffa. 13 luglio — volo a Mosca, dove incontreremo il gruppo di alpinisti, e subito dopo — il volo Mineralnye vody. 15 luglio inizier`a la salita. Si intende che ci troviamo sulla cima del 21 luglio. Professione del padre naturale ha influenzato e a suo figlio: Paolo da tempo si occupa di arrampicata. Secondo lo studente, per lui sar`a la prima grande salita. Impostare il flag ДВФУ ha deciso di propria iniziativa. Degno di nota `e che i rappresentanti del movimento «Russia dalla «a» alla «z» l\’anno scorso erano gi`a in Elbrus, tuttavia, a causa della malattia di uno dei membri della spedizione non sono riuscite a raggiungere gli obiettivi quali-200 metri. Per la prima volta una copia della Bandiera di Vittoria alpinisti hanno distribuito in cima Island peak (Himalaya) il 9 maggio 2010 a un\’altitudine di oltre 6 mila metri, in onore del 65-esimo anniversario della Vittoria nella Grande guerra Patriottica. Successivamente sono state le salite alle cime di Aconcagua nelle Ande argentine e sul Kilimangiaro in Africa. La loro ascesa del movimento del cronometrano alla memorabile militare date. Questa volta una copia del famoso pezzo di stoffa fisseranno in onore della sconfitta tedesche sovietiche guerrieri nella battaglia di Kursk.
Maxim Барыленко, foto di Daria Латыповой, Остров.ру